Rassegna stampa – “Il Messaggero”

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«Le basi musicali sono eccellenti e registrate alla perfezione, la voce di Baglioni ha il calore, il timbro e l’aplomb giusto, e il cantautore sfrutta fino in fondo il suo mestiere e la sua abilità vocale per colpire e fare effetto, potremmo dire per baglioneggiare, con tutte le coloriture che la situazione richiede. […] Allo scadere dei 99 minuti e 13 secondi, però, c’è qualcosa che non va, e bastano pochi istanti di silenzio per capire cosa: Oltre è un album che va preso per quello che è, ovvero un disco di Baglioni, anche se di un nuovo Baglioni, e non per quello che vorrebbe essere, ovvero un’opera che si propone di rivelare la Verità, il verbo e la filosofia del suo autore. Il quale, forse spinto da letture di autori difficili come Joyce e Eliot (ma ci metteremmo anche lo Stefano D’Arrigo di Horcvnus Orca), si è avventurato con una certa presunzione su sentieri pericolosi, che hanno già fatto prima di lui molte vittime anche illustri».

Zampa Fabrizio, Il Messaggero, 16 novembre 1990.

«Un uragano di applausi e le consuete grida femminili […] hanno accolto ieri sera al teatro Parioli l’ingresso in scena del cantautore, protagonista di una conversazione a due con Maurizio Costanzo al quale, un anno e mezzo fa, Baglioni aveva promesso di far visita non appena il suo nuovo disco fosse pronto. Ha mantenuto la parola e si è presentato all’appuntamento, il primo in pubblico dopo il concerto per Amnesty International del settembre 1988 a Torino».

Zampa Fabrizio, Il Messaggero, 16 novembre 1990.

 

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