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Questa canzone può essere in qualche modo accomunata a Le donne sono, per via del ritmo brioso e del testo divertente che in entrambi i casi hanno una facile presa sull’ascoltatore.
Intro : Il brano inizia in Sol maggiore, con la fisarmonica di Richard Galliano che suona una melodia scorrevole e serena composta da due frasi che si ripetono identiche e caratterizzata da una progressione discendente semitonale del basso[1].
A – AI : Nelle prime due strofe, in Re maggiore, si racconta del bizzarro e fortuito incontro-scontro con una donna “buffa e pazza”, e di come nasca subito un’attrazione reciproca. Proprio il frammento melodico su cui Baglioni canta “è buffa e pazza” è particolare, perché ha un ritmo giocoso (dovuto alle sincopi) diverso dal resto della melodia. Soprattutto, però, sono l’interpretazione e la messa di voce a evidenziare il significato del testo, visto che quando lo stesso frammento melodico si ripete uguale in altri punti della canzone – ma con testo diverso (quando canta “una vela che si alza”, “una camicia fresca” e “la volta che si salpa”) – l’interpretazione non sottolinea il ritmo giocoso come in questo caso.
B – BI : Il passaggio alla tonalità di Fa maggiore e il salto di nona ascendente dal Re3 al Mi4 caratterizzano l’apertura melodica del ritornello, che viene in tal modo lanciato molto efficacemente.
Il testo fa ora uso della metafora della navigazione per chiedersi se oltre al mare e al cielo sia possibile navigare anche il cuore, e se questo sia realmente pronto per una relazione sentimentale. Mentre B si presenterà sempre uguale nel corso della canzone, BI cambierà ogni volta, e il primo verso cambierà significativamente da “Navigando sulla luna” a “Navigando sulle onde”, fino a “Navigando alla deriva”. Il lancio del ritornello è interessante anche per un’altra ragione, infatti l’andamento melodico ha un disegno a onde che si addice perfettamente ad un brano intitolato Navigando. Il movimento ondulatorio della melodia è evidenziato nell’immagine sottostante.
Ripetizione di A – AI – B – BII : La ripetizione delle strofe e del ritornello non presenta grandi novità: nelle strofe l’incontro fortuito di prima ha dei positivi sviluppi, e il ritornello in BII cambia leggermente la musica alla fine per introdurre la sezione successiva.
C : Qui c’è un nuovo cambio di tonalità, in Sol maggiore, e il testo fa riferimento ad un naufragio tra bellezze di ogni parte del mondo, lasciando intendere che la figura femminile in questa canzone è assolutamente generica, come se ogni donna racchiudesse in sé la bellezza di tutte le donne del mondo. Questa parte è un po’ ambigua, e lascia comunque l’impressione che il detto secondo cui i marinai avrebbero una donna in ogni porto non sia poi del tutto privo di fondamento. È interessante notare che in questa parte che racconta delle donne di tutto il mondo c’è, nella musica, un riferimento etnico: compare nuovamente l’elemento preso dalla musica indiana che caratterizzava la parte del coro in Vivi. L’esempio sottostante corrisponde alle parole “gambe andaluse / piedi…”.
Non c’è dubbio che il frammento melodico sia esattamente lo stesso: in entrambi i casi serve a dare un tocco di esotismo alla musica, e in entrambi i casi viene usato proprio quando il testo fa riferimento a culture di tutto il mondo (nel caso di Vivi si trattava di un elenco di etnie in via di estinzione, mentre qui ci si riferisce a tratti somatici caratteristici che definiscono i canoni di bellezza in varie parti del mondo): il richiamo è troppo preciso perché possa essere una coincidenza.
B – BIII – Coda : Dopo il naufragio, c’è la deriva (“Navigando alla deriva…”), e una constatazione alla fine del viaggio: “…Insieme a te / io son stato Ulisse Sinbad Gilgamesh”. Sul finire del ritornello si aggiungono ora le due battute di coda, in cui compaiono appunto le figure dei mitici viaggiatori dei mari.
D : L’epilogo vede il protagonista della canzone rimanere solo, senza “neanche un’isola italiana / dalla bocca rossa / gli occhi verdi / e i denti bianchi”. I colori nazionali, evidentemente, sono sempre quelli a cui si fa riferimento dopo tanto navigare in lungo e in largo nel mare delle donne e dell’amore.
[1] La progressione del basso si basa sugli accordi Sol – Re/Fa♯ – Mi m7 – Re, che si susseguono tutti nello spazio ristretto di una sola battuta.
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- Prefazione di Roberta Massaro (ClaudioBaglioni.net)
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